Sintesi 2017
Vuoi reagire a questo messaggio? Crea un account in pochi click o accedi per continuare.

Uno spazio del Seminario di Sintesi 2017 dedicato allo scambio e alla discussione rispetto agli strumenti della teoria del progetto.
 
IndiceIndice  Ultime immaginiUltime immagini  CercaCerca  RegistratiRegistrati  AccediAccedi  

 

 diagramma di Shenzen

Andare in basso 
AutoreMessaggio
Elena_Todella
Admin



Messaggi : 6
Data di iscrizione : 27.10.16

diagramma di Shenzen Empty
MessaggioTitolo: diagramma di Shenzen   diagramma di Shenzen Empty10/11/2016, 11:42

La rappresentazione diagrammatica delle decisioni, negoziazioni, progetti ed effetti, ha come obiettivo quello di tradurre e mettere in relazione tutto ciò che compare nel processo di realizzazione di un progetto. Il processo è una trasformazione urbana sottoposta a norme e articolata socialmente per mezzo di documenti. Ogni cambiamento è frutto di una decisione, di leggi e di intenzioni. All’interno del processo, però, ci sono degli imprevisti che modificano la struttura del diagramma non rendendolo lineare. Se così non fosse, partendo dalla decisione, passando per il progetto, si arriverebbe direttamente al manufatto senza alcun tipo di negoziazione ausiliaria, con un top-down senza alcuna forma di articolazione.

Per utilizzare questo tipo di diagramma è opportuno innanzitutto chiarificare la terminologia utilizzata per la sua costruzione (Armando et al. 2015):

diagramma di Shenzen Shenze10

• PROCESS: i processi rappresentati in un diagramma con deviazioni sono il risultato di molte sequenze di azioni strettamente legate agli oggetti istituzionali cogenti;

• SEQUENCES OF ACTIONS: le sequenze di azioni interne al processo sono attività registrate, riferibili a documenti. Sono di quattro tipi (Fig. n. 12):

1) POLITICAL DECISIONS: le decisioni consistono nell’insieme degli atti deliberati che sono emanati dagli organi di governo;

2) CONFLICTS AND NEGOTIATIONS: i conflitti e le negoziazioni sono una categoria che non comparirebbe in un diagramma lineare, consistono nelle azioni che mettono in dubbio quanto deliberato in fase di decisione e in quelle che ostacolano l’esecuzione in cantiere. Nonostante le diversità, entrambe le tipologie hanno la capacità di produrre deviazioni rispetto agli effetti previsti e programmati, in un modo di cui è difficile documentare le tracce;

3) PROJECT DOCUMENTS: documenti di progetto, ossia l’insieme dei documenti che contribuiscono alla realizzazione del progetto fisico;

4) MATERIAL EFFECTS: si intende per effetti materiali i risultati della trasformazione una volta che il processo si è concluso e si può vedere la trasformazione fisica.

Quando costruiamo i diagrammi è importante considerare le azioni compiute e i loro effetti, invece di analizzare la rete degli attori soggettivi nelle loro interazioni. Questo perché, se facciamo una rappresentazione basata sugli attori, allora lo schema rappresenterà solamente l’intenzionalità dei soggetti, generando un modello con dei nodi collegati l’uno all’altro e influenti più o meno l’uno con l’altro. Nel caso ipotetico in cui un processo si svolgesse linearmente a partire dalla decisione fino alla sua esecuzione materiale, le differenze fra un diagramma delle azioni e uno degli attori sarebbero nulle, ogni soggetto agirebbe esclusivamente in funzione del proprio ruolo. Quando però un processo subisce delle deviazioni si aggiungono attori, i ruoli possono cambiare e i nodi non sono più riconducibili esclusivamente ai soggetti e le loro posizioni.

• RELATIONS OF CAUSE-EFFECTS: si tratta di concatenazioni di azioni ed eventi nel tempo, di cui abbiamo traccia attraverso documenti o altro. Obiettivo dei diagrammi è la rappresentazione di tali catene di effetti in relazione agli eventi che si sono succeduti, non come semplice elenco, ma un disegno del processo.

• FEEDBACK: l’effetto di retroazione consiste nell’interruzione di una procedura generalmente prevista, a causa di una irruzione inattesa che modifica l’esito finale della trasformazione.

La funzione principale delle retroazioni è quella di testare il processo, portandolo a includere fattori che non erano stati considerati all’inizio. Fatto che porta a un allargamento della rete di attori nel processo. In questo senso, ogni deviazione non è più considerata come un’imperfezione del programma iniziale, ma il passaggio necessario per muoversi da documenti a trasformazioni spaziali. Mettendo ordine all’interno della nuvola documentale, è possibile individuare i punti di convergenza e di divergenza, mostrando come tra la decisione in sede politica e la progettazione in sede tecnica stiano innumerevoli “andate e ritorni” che spezzano la linearità delle catene di causa- effetto con deviazioni. L’utilizzo del diagramma di Shenzen o di altre forme di diagrammi in grado di raccontare i processi ha una grande capacità narrativa retroattiva. Il compito più difficile è immaginare di utilizzare questi modelli di analisi dei processi passati come base per programmare quelli futuri, inserendo noi stessi nel diagramma. Come dimostra l’analisi dei processi a ritroso, il fatto che sussistano delle variazioni vuol dire che ci sono dei valori che non abbiamo considerato, il che dimostra che allo stesso modo il futuro del progetto non si possa definire deterministicamente. Tutto è in potenza prevedibile, ma lo spazio in cui ci muoviamo è talmente ampio che non possiamo immaginare tutte le deviazioni, soprattutto quelle derivanti dall’azione individuale.

Torna in alto Andare in basso
https://sintesi2017.elencoforum.com
 
diagramma di Shenzen
Torna in alto 
Pagina 1 di 1
 Argomenti simili
-
» diagramma e diagrammi

Permessi in questa sezione del forum:Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.
Sintesi 2017 :: Diagrammi-
Vai verso: